Foto di Arnaldo

Arnaldo Zambardi - biografia

facebook facebook MySpace facebook facebook
Arnaldo con la sua famigliaArnaldo con la sua famiglia

apri in formato PDFPDF

Biografia di Aranaldo Zambardi

a cura di Irene Carpita

1932

- Il 25 febbraio Arnaldo Zambardi, secondogenito di Rugiero e di Ginevra De Iulianis, nasce a San Pietro Infine, piccolo centro agricolo in provincia di Caserta a pochi chilometri dalla famosa abbazia di Montecassino, sui confini tra la Campania, il Lazio e il Molise. Trascorre lì i suoi primi dieci anni.

1943

– Il paese, durante la famosa Battaglia di San Pietro Infine, documentata da un memorabile film di John Huston, nel ’43 reporter al seguito della 5° Armata del generale Clark, viene distrutto dai cannoneggiamenti degli americani e dei tedeschi attestati su Montelungo, il “roccioso dosso” di fronte a San Pietro Infine, poco distante da Cassino. Arnaldo Zambardi viene deportato dai tedeschi assieme alla madre Ginevra e al fratello Adolfo. Destinazione un campo di concentramento in Germania, ma a Roma Ginevra e i due figli, eludendo la sorveglianza dei tedeschi, riescono a fuggire e a riparare presso amici.

1944

- Il padre Rugiero, reduce dal fronte albanese, rintraccia la famiglia a Roma.

1945

- I genitori decidono di tornare a San Pietro Infine per ricostruire la casa distrutta e curare i loro beni. Arnaldo Zambardi resta a Roma con lo zio Carmine per proseguire gli studi.

1952

- Conseguita la maturità si iscrive all'Università e contemporaneamente lavora come istitutore presso l'Istituto Don Orione in Trastevere.

1954

- Parte per il servizio militare. Ottenuto il grado di sottotenente, viene assegnato alla Scuola di Fanteria di Cesano di Roma.

I956

- Terminato il servizio militare, torna a fare l'istitutore e riprende gli studi. Legge Marx, Fngels, Feuerback, Heidegger, Durkheim, Weber, De Saussure, ma anche scrittori e poeti contemporanei, in particolare Faulkner, Kafka, Mann, Pirandello, Svevo, Montale, Pavese.

1957

- Fa le sue prime esperienze nella scrittura. Pubblica piccoli articoli e raccontini nella rivista AIMC. Legge Marcuse, Adorno, Mac Luhan.

1959

- Scrive il suo primo racconto lungo, Le vittime che per il momento non viene pubblicato. Intanto intensifica i suoi studi sociologici seguendo le lezioni di Franco Ferrarotti che nella facoltà di pedagogia è titolare dell’unica cattedra di sociologia esistente a Roma. Si laurea sostenendo una tesi sui rapporti tra cultura e aree depresse, ma già si interessa di sociologia della letteratura. Trascorre l'estate a Londra per seguire un corso di specializzazione in sociologia. Legge Lukacs, Goldmann, Escarpit. Per mantenersi lavora in un ristorante di Regent Street. A settembre viene assunto all'ENI, ma vi lavora soltanto poco più di un mese. A metà ottobre riceve l’incarico di professore e preferisce l'insegnamento all’impiego all’ENI.

1960

-Trascorre di nuovo l'estate a Londra e scrive il racconto Ritorno a Londra. Questa volta lavora in un ospedale, sviluppa lastre assieme al negro Bob in una camera buia.

1961

- Sposa Anna Maria Lulli, un'insegnante da cui avrà tre figlie: Paola, Ginevra, Alessandra.

1962

- Scrive altri racconti e i primi saggi di carattere sociologico, per il momento non pubblicati.
Nasce la figlia Paola

1963

- Conosce l’illustre germanista Italo Maione che dirige a Napoli la rivista «Il Baretti», una riesumazione del vecchio “Baretti” di Piero Gobetti, ed è invitato a collaborare. Pubblica due poesie sul n.° 24, anno IV.
Nasce la figlia Ginevra.

1964

- Pubblica sul “Baretti” il racconto Ritorno a Londra, Anno V, n° 27.
Muore la madre Ginevra.

1966

- Ancora sul “Baretti” pubblica il racconto La veglia, Anno VII, n.° 40. Continua a scrivere saggi che per il momento ancora non vengono pubblicati; scrive una commedia, Il padre, mai rappresentata.

1969

- Assieme a Rodolfo Di Biasio e a Alessandro Petruccelli rifonda la rivista “L'Argine Letterario” che da qualche anno aveva smesso le pubblicazioni. Nel Comitato Direttivo ci sono anche Barberi Squarorti, Emerico Giachery, Giuliano Manacorda, Walter Mauro. Pubblica i racconti Le vittime e Psicosi, rispettivamente sul n.°1 e sul n.°3 dell’”Argine Letterario”. Sempre sull'«Argine Letterario», n.°4, pubblica il saggio Sociologia e Letteratura.
Nasce la figlia Alessandra.

1970

- Pubblica il suo primo romanzo, Il disagio dei sentimenti, Cappelli, Bologna, e il racconto Zisì su “Galleria” anno XX, n. 34.

1971

- Pubblica su «Studium» il saggio Negatività della cultura di massa e ipotesi di reversibilità, anno XLVII, n° 6.

1972

- Escono i racconti I saputi su “L’Argine Letterario” anno VI, n°1, e L’ospite su “Galleria”, anno XXII, n° 3-4; il saggio Prodotto e pubblico nella cultura su “L’Argine Letterario”, anno VII, n° 2-3.

1973

- Pubblica il volume Per una sociologia della letteratura, Bulzoni, Roma. “L’Argine Letterario” cessa per la seconda volta le sue pubblicazioni, mentre con Argileto Editore viene fondata una nuova rivista "Rapporti"- Nel Comitato Direttivo, oltre ad Arnaldo Zambardi, ci sono ancora Barberi Squarotti, Rodolfo Di Biasio, Emerico Giachery, Giuliano Manacorda, Alessandro Petrucelli, in più Sergio Romagnoli che non era nel vecchio comitato dell'”Argine Letterario”. Pubblica sul primo fascicolo della nuova rivista, numero unico, il racconto Il trauma. Inizia a collaborare alla “Fiera Letteraria” con un lungo saggio dal titolo Lo scrittore e il suo pubblico, Anno XLIX, N.19, 13 maggio.

1974-75

- Nel ’74, dopo la pubblicazione del volume Per una sociologia della letteratura, Bulzoni, 1970, in seguito all’interesse suscitato dal libro, organizza il “Primo Convegno Nazionale di sociologia della Letteratura” (Gaeta 2-4 ottobre, 1974). Il Convegno, reso possibile grazie all’interessamento di Salvatore Mignano, scrittore e assessore al Comune di Gaeta,ebbe il patrocinio delle due maggiori istituzioni culturali della città di Napoli: l’Istituto Universitario Orientale e la Facoltà di lettere Federico Secondo. Al Convegno parteciparono numerosi studiosi tra cui Cesare Cases e Giuseppe Petronio. Nel ’78 uscirono gli Atti, a cura di F. Ferrara, R. Runcini, A. Abruzzese e M. Rak, che contengono, tra i tanti interventi, anche un saggio di Zambardi su Gli indifferenti di Moravia.

Intanto erano uscite due recensioni al volume Per una sociologia della letteratura: una il 14 dicembre 1973 di Giuliano Manacorda su «Rinascita» e un’altra il 3 gennaio ’74 di Antonio Saccà sull’«Unità». Sono gli anni in cui Zambardi si dedica ad un’intensa ricerca sul rapporto arte e società. Legge le opere di Lotman e approfondisce le nozioni del segno attraverso la lettura delle opere dei padri fondatori: Peirce, Saussure, Popper, riflettendo sulle possibili correlazioni tra semiologia e sociologia; si domanda se sia possibile interpretare sociologicamente i segni estetici contenuti nell’opera d’arte: poesia, narrativa, teatro, pittura, ecc.

1976

- Viene nominato Commissario governativo nelle scuole italiane all’estero e si reca in Venezuela. A Caracas entra in rapporti amichevoli con Miguel Otero Silva di cui pubblicherà nel ’77 un’intervista sul numero 48, anno VII di “Uomini e libri”.

1977-82

- Approfondisce alcuni saggi dei maggiori semiologi viventi: Barthes, Greimas, Segre, Eco e poi i semiologi linguisti della Scuola di Tartu, Bachtin ; i ricercatori del Circolo di Praga: Mukarowsky, Jakobson ; i formalisti russi con Propp, Sklowskij.

1983-84

- Dall’amica Ornella Sobrero , critico brillante, moglie di Guido Macera, noto meridionalista che dirige la rivista “Realtà del Mezzogiorno”, è invitato a collaborare. Pubblica saggi e recensioni: Lungo viaggio di Roberto Giardina nella coscienza borghese; G. Spagnoletti e la letteratura italiana contemporanea ; Il balcone di casa Paù; Calvino e il gioco; Palomar, Guglielmo Petroni, Il nome delle parole, Dante Troisi, La finta notte, Giuseppe Bonura, Il segreto di Alias, Mario Tobino, La ladra, Raffaele Crovi, Ladro di ferragosto,

1985-88

- Scrive poco, ma prepara il suo libro più importane sul rapporto arte/società, mettendo in relazione semiologi, sociologi e linguisti con i grandi pensatori che operavano in altre aree del mondo: Schucking, Horkheimer, Marcuse, Mac Luhan ed altri. Nell’aprile dell’88 pubblica il volume Elementi di semiosociologia del testo letterario, Bulzoni Editore. Il libro riceve recensioni molto positive, tra cui una bella prefazione di Alfredo Luzi, articoli vari tra cui: G. Manacorda, « Tempo», 18 febbraio ’89; R. Di Biasio, «Otto/Novecento», 6 novembre ’88; O. Sobrero, «Studium», n° 4, 1990; N. Di Bella, «La voce Relubblicana», 2 febbraio 1990. Nel volume Zambardi usa il neologismo semiosociologia, primo tentativo nel mondo di abbinare due discipline, semiologia e sociologia, nell’interpretazione del testo. Esce il saggio I segni sociali nel romanzo di Prisco, “Italian Quarterly” , year XXIX, Spring Summer, 1988.

1989

- Pubblica, sempre con Bulzoni, il romanzo La pianola indiana. Esce su “Studium”, anno 85, n° 4, il saggio Linguaggio e comunicazione. Alcuni versi di Montale. Muore il padre Rugiero.

1992

- Continua a collaborare a varie riviste e quotidiani: Il Veltro, Studium, ecc. Pubblica il romanzo Il vento nella schiena, Signorelli, Roma.

1993

- Pubblica Pause, Cesira Fiori, Roma, una raccolta di poesie scelte tra tutte quelle scritte negli ultimi venti anni e per propria decisione mai pubblicate.
Dirige presso l’Editore Signorelli, Roma, la Collana di Narrativa per la scuola,Gli Incontri; prime opere pubblicate: Lu Xun, Diario di un pazzo e altri racconti;A. Schnitzler, La moglie del saggio; Italo Svevo, Senilità

1995

- Presenta gli atti del convegno svoltosi a Palestrina il 13-16 novembre 1989 sulla permanenza dei fratelli Heinrich e Thomas Mann a Palestrina nelle estati del 1895 e 1897 e scrive un Dittico manniano, un saggio sulla Piccola città di Heinrich Man e un racconto, Mol Doodle, amante del diavolo, che ha come protagonista Thomas Man.

1996

- Con Newton & Compton pubblica il romanzo Donne nel buio.

1997

- Pubblica sul “Veltro” il saggio sulla Piccola città di Heinrich Mann, n° 2-4, marzo-agosto, mentre nel numero 5-6, settembre-dicembre esce un saggio sulla Scapigliatura Milanese vista in chiave sociologica

1998

- Pubblica un saggio sulla narrativa di Michele Prisco. Il Veltro,1-2, gennaio-aprile.

2000

- Esce un saggio sulla poesia dell’amico Rodolfo di Biasio col quale aveva fondato la rivista L’Argine Letterario negli anni settanta. Il Veltro, n° 3-4, 2000.

2001

- Pubblica ancora sul Veltro, 3-4, maggio-agosto, il saggio Ungaretti e la socialità.

2002

- Pubblica con Bulzoni il saggio Borghesia e Letteratura – Analisi semiosociologica dell’immaginario attraverso l’opera narrativa di Michele Prisco.

2003

- Esce, sempre presso Bulzoni, la seconda edizione del saggio Borghesia e Letteratura.

2007

- Pubblica con Bulzoni il saggio, Semiosociologia generale

- il dinamismo sociale e la previsione.

2008

-Si interessa di teatro e pubblica 2 commedie: Cercando il padre e La mistura, un atto unico dal titolo La lettera. Alcune scene della commedia La mistura vengono rappresentate nello stesso 2008 al Caffè Noteghen, interpreti Giulia Perroni e Paolo Codato

2009

- Pubblica con ARACNE Editrice, il romanzo L'amore ha radici profonde,

la storia di due bambini che, travolti dalla bufera degli avvenimenti bellici del i943, si ritrovano dopo trent'anni e riallacciano il profondo legame che duante la lontananza non era mai venuto meno.

2012

- Pubblica Poesia e società, Aracne Editrice. Nel volume, con saggi su Ungaretti, Montale e altri poeti, espone i principi generali della critica semiosociologica.



Arnaldo Zambardi muore il 22 aprile 2017

home